EBN ITALIA Bird Trips

VIAGGIO IN FINLANDIA E VARANGER FJORD NORVEGIA

23 maggio - 7 giugno 2006

by Luciano Ruggieri, foto di Gabriella Motta

Premessa

Il "Grande Nord" può essere in molti luoghi della regione paleartica ma quello celebrato da molti report di birders italiani è qui: la Finlandia e la Norvegia rappresentano nell'immaginario del birdwatchers italiano la destinazione più ambita tra quelle dell'artico.
Così dopo aver letto molti reports di viaggio sulla mailing list e considerando di EBN Italia l'interesse che la Scandinavia offre in termini di specie, il Consiglio direttivo di EBN Italia ha deciso 10 mesi fa di organizzare questo viaggio dedicato a gettare le basi per future collaborazioni.

Grazie dunque all'appoggio logistico di Fabrizio Carbone che voi tutti avete sentito nominare per i Diari di Tolva e di Maurizio Azzolini al suo decimo viaggio in Scandinavia nonchè di Mattia Altieri che c'era già stato di recente, abbiamo organizzato un viaggio per un gruppo che comprendeva cinque membri su sette del Consiglio direttivo di EBN Italia, il revisore dei conti, Silvio Bassi, più alcune persone di provata fiducia.
L'obiettivo era quello di raggiungere con il gruppo dei birdwatchers finlandesi di Kuusamo, un abboccamento per proporre un gemellaggio tra le nostre associazioni che potesse essere un primo passo per sviluppi futuri di libero scambio di ospiti e di esperienze.

La preparazione del viaggio è iniziata con la prenotazione delle escursioni guidate a notturni con Finnature www.finnature.fi e con Kuusamo Bird Touring www.kuusamobirds.net. Inoltre, eravamo sicuri di poter vantare una assistenza di prim'ordine grazie ad Azzolini che sarebbe partito per la Scandinavia per fare scouting prima di noi.
A Kuusamo, cosa ancora più importante, ci aspettava Fabrizio Carbone che ha preso casa lassù come scrive nel suo libro (recensione).

Questo l'itinerario del viaggio:
1° giorno Milano-Malpensa-Helsinki-Oulu
2-3 giorno Oulu pernottamento presso Liminganlahti Visitor Centre 2 notti e escursione notturna con Finnature
3° giorno spostamento: Oulu-Kuusamo
3-6° giorno Kuusamo: pernottamento presso Villa Smew a Lämsänkyläntie 4 notti e uscita notturna con Kuusamo Bird Touring
6° giorno spostamento Kuusamo-Varanger Fjord
6-10° giorno Pernottamento a Vestre Jacobselv a Pikkuskitsi Guesthouse www.pikkuskitsi.no
11° giorno spostamento Varanger Fjord- Rovaniemi
12° giorno spostamento Rovaniemi-Oulu

Costi:
Volo di linea AR Finnair = 515 euro
Noleggio 1 Minibus VW Caravelle 8+1 posti per 11 giorni = 1570 euro
Pernottamento a Liminka 15 euro a notte/persona con colazione
Pernottamento a Kuusamo 15 euro a notte/persona
Pernottamento a Pikkuskitsi 20 euro a notte/persona
Pernottamento a Rovaniemi Hotel Sokos 36 euro a notte/persona con colazione
Costi 2 uscite notturne: 140 euro/per persona
Totale land cost = 700 euro/per persona

La tempistica: se volete vedere i notturni in Finlandia non potete partire dopo la prima settimana di giugno. Specie come il Luì boreale e il verdastro arrivano dopo la 1a settimana di giugno in Finlandia, quindi dovete scegliere: o i gufi o i passeriformi. Al Varanger i primi di giugno può essere una stagione troppo precoce, perchè il clou della nidificazione è tra metà giugno e metà luglio. Però tra maggio e giugno c'è molta migrazione di uccelli artici lungo la costa e la strolaga beccogiallo più tardi non c'è più.


La nostra spedizione parte con due notizie negative: Alessandro Canci dà forfeit a qualche settimana dalla partenza ma soprattutto, il destino tarpa le ali a Maurizio Azzolini che partito in auto da Bolzano per Kuusamo, subisce un grave incidente di macchina in Finlandia e deve rinunciare inopinatamente al viaggio per fare ritorno in Italia prima della nostra partenza! Siamo un po' costernati e dispiaciuti per Maurizio che ci lascia orfani della sua esperienza e rimaniamo in quindici più un infante, come mascotte del gruppo mio figlio Nicolò di 7 mesi. Questa la foto ufficiale della squadra.


Il Liminganlahti Visitor Centre è una struttura molto carina in legno a circa 20 km dall'aeroporto di Oulu, con romatico osservatorio-torre che domina la baia di Liminka. Accanto all'osservatorio c'è una foresteria che offre camere dai 2 ai 6 letti. Non c'è reception e dopo le 18.00 è tutto chiuso. Incredibile pensare ad una struttura simile in Italia, dove le parti comuni sono alla mercè degli ospiti senza nessun controllo.
All'aeroporto ci aspetta la nostra guida Jari Peltomäki, che ci accompagnerà durante l'uscita notturna e che ci conduce a prendere le stanze a Liminganlahti. Sono le 20.00 ma nonostante le nuvole minacciose c'è molta luce: i più scatenati si concedono un'uscita di birdwatching prima di andare a letto. Dalla foresteria una passerella di legno conduce alla torre di osservazione situata nella baia di Oulu. La baia offre asilo a Cigni selvatici, Smerghi maggiori, Pesciaiole, Fischioni, Morette, Gabbianelli, ma il nostro interesse è incentrato ai passeriformi. Anche se nell'osservatorio campeggiano foto bellissime dello Zigolo dal collare, non pensate di poterlo vedere a Liminka, perchè la contrazione dell'areale l'ha portato a estinzione già da qualche anno. Piuttosto, la specie più interessante è il CIUFFOLOTTO SCARLATTO. Purtroppo non vediamo il maschio adulto ma solo un maschio 2° calendario.
Interessanti per un birder italiano sono le parate nuziali dei limicoli, il drumming del Beccaccino, il canto del Chiurlo maggiore e i maschi di Combattente in abito. Di singolare, un Ortolano in canto davanti al Visitor Centre. La specie più comune è il Lui grosso.

Nella zona nord del golfo di Oulu è dato nidificante il Piro piro del Terek, con una sola coppia, ma ovviamente non lo vediamo. Esplorando l'area incontriamo un birder finlandese che ci dice di aver visto un'Aquila delle steppe in migrazione appena mezz'ora prima! Ci consoliamo con Sterna maggiore e Balia nera in canto. Facili da vedere le STERNE ARTICHE.

Aspettiamo con ansia l'uscita notturna. Cerchiamo di conoscere in anteprima il nostro destino: le fluttuazioni nelle popolazioni di roditori rendono i notturni un target difficile e alcuni di noi sono rimasti delusi da precedenti esperienze. Jari si dimostra molto sicuro, ci dice che le uniche specie che non possiamo vedere sono il Gufo reale (che abbandona il nido se disturbato) e la Civetta capogrosso che è in cova mentre tutto il resto è "sicuro". Incrociamo le dita e sotto una pioggia in crescendo ci facciamo trovare all'appuntamento.
Jari ci porta a vedere l'Ulula, che nidifica in una cassetta nido nei pressi di una fattoria. Piove a dirotto, proprio a goccioloni: non vediamo l'Ulula...
Ci spostiamo nel bosco per l'Allocco di Lapponia, la specie più importante per noi assieme all'Allocco degli Urali.
Anche nel bosco piove, ma non può andare male: l'ALLOCCO DI LAPPONIA ha scelto come sito un vecchio nido di Astore a pochi metri dalla strada forestale.


Nonostante sembri quasi buio, la testa della femmina emerge dal nido e non sembra affatto preoccupata della presenza degli umani a dieci metri di distanza.
Jari ci spiega che il maschio arriverà con la preda e si poserà per pochi secondi sul bordo del nido per offrirla alla femmina. Quella è l'unica occasione per vederlo in volo. Le alternative sono due: rimanere al riparo dei minibus o appunto aspettare sotto la pioggia, perchè la scena durerà pochi secondi e ovviamentenon si sa quando tutto questo accadrà. La pioggia fitta però rende davvero impossibile rimanere in piedi ad aspettare davanti al nido così ci rifugiamo nei minibus. Aspettiamo un'ora, tra l'una e le due di notte, al freddo, poi per fortuna c'è una schiarita.

Usciamo che la luce è quella dell'alba, il disco facciale della femmina è ora più visibile, si vedono anche due pulli che fanno teneramente capolino da sotto il petto del grande allocco grigio.
Alle 3.10 improvvisamente arriva il maschio con un'arvicola: è così fulmineo e silenzioso che nessuno riesce a immortalare la scena con la macchina fotografica. Bello, bellissimo.
Cosa c'è adesso? Urali. L'Allocco degli Urali fa eccezionalmente quest'anno, il nido a 15 metri dal Lapponia in una cassetta nido per Smergo maggiore. Jari non deve fare molto fatica, il sito è lo stesso. Il maschio può essere posato ovunque a pochi metri dal nido a suo difesa. Invece l'allocco non si fa vedere.
Sono le 7 e con una buona luce cerchiamo di consolarci andando a controllare un nido di PICCHIO TRIDATTILO.
E' in un foro in un pino a mezzo metro da terra. Dal buco non spunta fuori niente ma dopo 5 minuti vediamo arrivare il maschio che si fa ammirare a pochi metri di distanza e successivamente comapre anche la femmina. Volano assieme e esplorano i tronchi vicini. Molto bello.

E gli Urali? Jari ci dice che c'è un'altro nido ma il maschio è molto aggressivo anche con gli umani. Ci ricorda che Hosking il fotografo, ha perso un'occhio per un allocco infuriato. La cosa non ci spaventa e decidiamo di andarci.
Sulle rive di un lago, l'Allocco degli Urali fa il nido in una cassetta nido. Jari ci fa rimanere molto vicini perchè sostiene che il maschio attacchi chiunque si avvicini troppo al nido e può essere pericoloso.
Non c'è bisogno di tante precauzioni perchè su un albero, mezzo bagnato, vediamo il maschio di ALLOCCO DEGLI URALI. Ci guarda ma non ha intenzioni bellicose. Ovviamente credo che anche lui veda che siamo in 15... un numero spropositato anche per un allocco infuriato.
Ce ne ritorniamo in silenzio a riprovare con l'Ulula.
Nel tragitto vediamo un maschio di GALLO CEDRONE sulla strada.
La pioggia è quasi cessata ma il nido dell'Ulula è vuoto e gli adulti non si vedono, anzi troviamo un pullo morto sotto la cassetta nido, forse morto di freddo. Era stato inanellato.
Ci congediamo da Jari e andiamo a letto alle 10 del mattino.

Il giorno successivo siamo a Kuusamo, ridente cittadina che vanta il territorio comunale più vasto d'Europa. Tutto boschi, laghi e torrenti. E' sede della 24ore di birdwatching più nota d'Europa con oltre 200 squadre in gara ogni anno e un record assoluto di 146 specie registrate.
Siamo alloggiati a Villa Smew, un'incatevole edificio in legno del XIX secolo con arredamento molto vintage.
http://www.birdguide.it/finlandia/4.jpg C'è un solo bagno e così 8 di noi, i più duri, alloggiano in 2 cottages situati a poca distanza, che non hanno l'acqua corrente e il cesso è la turca su asse. Eroico. Davanti ai cottages caccia il GUFO DI PALUDE tutte le sere,


è comune il Pettazzurro


e nel lago c'è Quattrocchi, Cigno selvatico, Strolaga mezzana e Pesciaiola nidificanti, da cui il nome della Villa. Si sentono le Beccacce in "roding".
L'unico incoveniente è che la località (LŠmsŠnkylŠntie) è a 30 km da Kuusamo, 90 da casa da Tolva (sempre comune di Kuusamo). Distanze da America.
Andiamo a Valtavaara che è la collina del Codazzurro.
Non crediate che ci si svegli con comodo: la sveglia da qui in avanti ogni giorno è alle 5, per uscire tutti di casa alle 6 di mattina. Un Birding estremo, da pazzi. Al mattino presto lungo la strada è facile vedere GALLI FORCELLI E FRANCOLINI DI MONTE. Relativamente più difficile, il CEDRONE.
A Valtavaara sentiamo cantare il CODAZZURRO e lo vediamo in cima ad un abete. E' un 2 anno di calendario, purtroppo e non ha il dorso blu. Incredibile riflettere sul fatto che vada a svernare in Estremo Oriente.
Alla mangiatoia, due GHIANDAIE SIBERIANE gradiscono molto il nostro salame di Felino. Durante l'intero viaggio ne vedremo solo un'altra in un'altra località.

Incontriamo Olli Lamminsalo, la nostra seconda guida. Olli è alto 196 e pesa oltre 100 kg. Ci consegna le cibarie che Azzolini ha comprato per il gruppo e che ha dovuto lasciare in Finlandia.
Olli raccoglie i nostri desideri e ci porta a vedere l'ULULA. L'Ulula di Olli fa il nido sempre in una cassetta nido in una zona da day after nucleare. Qui l'industria del legname, la più importante della Finlandia ha abbattutto tutti gli alberi lasciando 1 solo ettaro in piedi, dove appunto nidifica il piccolo rapace. Come al solito, piove.
L'Ulula sta posata su un pino a vigilare il territorio. Sarà l'unica Ulula che vedremo durante il viaggio, quindi non credete che sia facile e non prestate tanta fede a chi vi dice che possa capitare di vederla lungo le strade per caso. Lungo le strade è invece facile osservare alci, soprattutto nella zona di Oulu, lepri variabili e tetraonidi, soprattutto al mattino presto. Ad esempio, la Pernice bianca nordica.


Poi al mattino, in un'altra cassetta nido, Olli ci fa ticcare la CINCIA SIBERIANA. Dicono che è comune, ma sarà anche lei, l'unica di tutto il viaggio.
Memorabile nel ricordo dell'uscita con Olli sarà la ricerca dello Zigolo boschereccio. Olli sa di una coppia, ci porta sul sito e dispone una ricerca a pettine fino. Piove grosso così, la taiga è allagata, ruscelli d'acqua si formano ovunque e finiamo bagnati come pulcini. Letteralmente. Indimenticabile esperienza.


In serata incontro con Fabrizio Carbone a Tolva.
Fabrizio e sua moglie abitano in una romantica casa rossa ai bordi di uno dei laghi più grandi della Finlandia. Dalle finestre si vedono Verdoni, Lucherini, Ciuffolotti nordici, Cesene, Peppole, fare abbuffate sulle mangiatoie. 76 specie di uccelli sono state osservate da dietro questi vetri, senza neanche uscire di casa. Accoglienza squisita e cena finlandese annaffiata dal vino di Azzolini.
Ci riemozioniamo a rivedere le sue riprese, in particolare il documentario premiato a Comacchio.


Il giorno dopo splende il sole e Olli ci manda un sms con le coordinate per un'altro sito di ZIGOLO BOSCHERECCIO. L'area è carina, ma lo zigolo non c'è. Inizia a serpeggiare il malcontento, allorquando Andrea fiuta una pista e sparisce come un segugio nella taiga.
Lo sentiamo chiamare: ha trovato lo zigolo che si concede a tutti bene: è bellissimo!


Niente Zigolo minore nonostante estenuanti ricerche.

E delle altre 3 specie tipiche di questi luoghi? Crociere delle pinete, Crociere fasciato e Ciuffolotto delle pinete? Difficili, ma delle tre, in una seconda esplorazione di Valtavaara il gruppo tranne me, riesce a osservare dopo una lunga ricerca, una coppia di CIUFFOLOTTO DELLE PINETE e a farlo ticcare anche a quattro birders inglesi.
Esploriamo altri siti che dovete segnarvi se verrete quassù: Iivaara è una collina di 470 metri slm a sudest di Kuusamo che offre ancora un habitat idoneo al Codazzurro (2-3 maschi cantori, 2cy) e con maestoso panorama sulla taiga. Qui vediamo l'Astore; e la torre di osservazione sul lago di Kärpänkyla che è un sito di nidificazione per Gabbianello ed ove potete trovare Orchetti marini, Morette codone, Smerghi e ovviamente Quattrocchi. Vediamo un'Aquila di mare adulta.


E' il 2 giugno e dobbiamo accomiatarci dalla taiga finlandese per la Lapponia. Ci siamo segnati bene 142 specie in Finlandia. Da ricordare una delle ultime, un maschio di SALTIMPALO SIBERIANO che si fa osservare brevemente e fotografare davanti ai cottages e che rappresenta una rarità anche per la zona di Kuusamo.

Da Kuusamo al Varanger si sono circa 600 km, tutti di taiga, abbastanza monotona. Renne ovunque lungo il percorso. Tappa obbligata a Kiilopaa, la collina dei PIVIERI TORTOLINI. Ci manca Morinellus, ma vedere i tortolini qui è facile. Basta arrivare in macchina al rifugio e camminare nella tundra. Attenzione però che il Tortolino qui nidifica e potete pestare senza accorgevene, il nido. Ne contiamo circa una dozzina di Tortolini, in stupendo abito riproduttivo.

Arriviamo a Vestre Jacobselv alle 19. La casa segnalata da Mattia Altieri è una comoda casa a due piani con grande sala comune. Troviamo il registro con i nomi di chi ci ha preceduto. Un anno fa segnalarono Gazza marina minore, una specie che rimarrà un mito per noi.

Il paesaggio nrovegese è completamente diverso. Aspro, il mare grigio, la primavera appena sbocciata. La terra è scura e sull'altopiano si vede la neve.


Nella zona industriale di Vardo, che è stata l'unica cittadina permanentemente abitata oltre il circolo polare artico, c'è un mare di Edredoni e tra questi alcuni giovani maschi di RE degli EDREDONI.


Riusciamo anche a vedere un maschio adulto, che è veramente un'anatra stupenda. Tra gli Edredoni, anche alcuni giovani di EDREDONE DI STELLER.
Lungo i 177 km da tana Bru a Hammingsberg la costa ad ogni angolo offre sorprese: uno dei ricordi più belli è quello di aver contato ben 12 Aquile di mare lungo la costa una mattina e di aver visto l'adulto in cova al cartello del 21° km. Nei porticcioli e lungo le spiagge sempre deserte, Beccacce di mare, Sterne artiche, Pettegole, Piovanelli pancianera, Piovanelli violetti, Voltapietre, Pittime minori e a mare, Gabbiani tridattili, Gabbiani reali nordici, MUGNAIACCI e Labbi a volontà.
Una delle aree più selvagge è la costa irta che da Vardo va a Hammingsberg che è un pungo di case di frontiera: a mare si vedono URIE NERE, Gazze marine, Urie, gruppi di anatre nordiche, come Morette codone, Orchi e Orchetti marini, Sule, Strolaghe mezzane in abito. A Hammingsberg è possibile osservare la mitica Strolaga beccogiallo che è un migratore regolare. Nonostante ore a guardare il mare sferzati dal vento e anche dal nevischio, solo Angelo può dire di averla vista (in volo). Eppure c'era ! Addirittura due, ci dicono lungo la strada "tre quarti d'ora fa". E altri: "l'ho vista ieri qui"... "a Hammingsberg due giorni fa". Il conto rimane aperto.



L'altro animale che qui tutti sperano di vedere è la Civetta delle nevi, che nidifica con un numero variabile di coppie. Come per il Girfalco che è piuttosto raro. Meglio godere dei voli delle POIANE CALZATE che al Varanger è il rapace più comune dietro l'Aquila di mare. Da sera alla mezzanotte, il Gufo di palude.

Tra i labbi, la specie interessante è il LABBO CODALUNGA che nidifica non sulla costa ma nell'interno. Però non è infrequente vederlo sulla costa o a volte a mare.


Specie molto interessante visto che è un accidentale, è stato a Hammingsberg, un giovane di STERCORARIO MAGGIORE.

I Passeriformi sono invece tra i più interessanti: nei pascoli con erba alta è comune lo ZIGOLO DI LAPPONIA, zigolo tra i più belli in assoluto in abito, nei pascoli bassi la PISPOLA GOLAROSSA, e in quelli rocciosi e brulli l'ALLODOLA GOLAGIALLA. Sulla battigia, SPIONCELLI MARINI. Lungo la costa brulla di Hammingsberg ZIGOLI DELLE NEVI.


Ma se volete vedere gli uccelli marini non dovete mancare la visita all'isola di Hornoy che ospita Marangoni dal ciuffo, Gabbiani tridattili, Urie, URIE di BRUENNICH, Urie nere, PULCINELLA di MARE, Gazze marine.




Il passaggio in barca costa parecchio, 35 euro a testa, ma se si è venuti finquassù... Sull'isola anche Organetti da non confondere con gli ORGANETTI ARTICI sottospecie exilipes che stanno nelle fasce cespugliate. Ne richiamiamo alcuni presso Kiby.
Vediamo anche un BECCOFROSONE nella campagna presso Vestre.

Altro sito interessante è la scogliera di Ekkeroy, sito di nidificazione di 20.000 coppie di Gabbiano tridattilo che al tempo della nostra visita aveva appena appena, deposto le uova. In mezzo alla moltitudine di gabbiani, potete avere la fortuna di osservare il GABBIANO GLAUCO.

Nei piccoli stagni nella taiga è uno spettacolo emozionante osservare i movimenti dei FALAROPI BECCOSOTTILE che sono uccelli minuscoli, stupendamenti colorati e che girano come trottole per procurasi il cibo in superficie. Un sito dove ne potete vedere tanti è la riserva naturale sull'isoletta di Vadso. Ne contiamo 52 in pochi metri quadrati.


In altri luoghi, sulle rive di questi specchi d'acqua sono presenti coppie di GAMBECCHIO NANO. Tra i limicoli abbiamo una impressionante serie di 17 specie, con gruppi consistenti di 200 indd. di PIOVANELLO MAGGIORE, tutti in abito e che andavano chissadove,


Piovanello tridattilo in abito, Chiurlo piccolo e Chiurlo maggiore nidificanti, Beccaccino e Piovanello violetto in abito.

Lista delle specie osservate in Norvegia 92, totale del viaggio 179. Km percorsi da ciascun minivan 4200. Premio alla persona che ha fatto più lifers (23) a Silvio Bassi che ritira una coppa (sic) in natura.

Partecipanti:
Angelo e Alberto Nava: riconoscitori esperti
Paolo e Laura Casali: identificatori esperti in coppia
Cesare Dell'Acqua: individuatore superesperto
Gianni Conca: riconoscitore e fotografo (non sa neanche lui quale dei due è più esperto)
Gabriella Motta: digiscopista esperta
Piero Alberti: fotografo superesperto
Andrea Nicoli: il moderatore espertissimo
Alberto Artiglia: il ticker esperto
Alessandro Iacopi: l'esperto (in tutti i campi)
Remo Ciuffardi: il professore super
Silvio Bassi: supervincitore della coppa, che dire?
Eliana Ciuti: compagna di viaggio esperta
Luciano Ruggieri: il presidente non esperto
Nicolò: l'infante inesperto (della vita)


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