MEETING A VENTOTENE Quando il sole inizia a rischiarare debolmente l'orizzonte marino e la terra è ancora immersa nell'oscurità grigia dell'alba, già i primi passeriformi si affacciano inquieti al nuovo giorno. Non è detto che sia lieto, perchè la piccola isola di Ventotene è un laboratorio naturale dove i drammi della Natura non sono inferiori a quelli osservabili in larga scala ad esempio, nelle vaste pianure del Serengeti. Non è raro trovare luì, balie e sterpazzole moribondi per le strade dell'isola, ridotti a scheletrini agonizzanti. Ciascun migratore utilizza come energia il grasso accumulato in Africa durante l'inverno: se queste riserve sono insufficienti o la migrazione è stata avversata dal maltempo o da venti sfavorevoli, l'ultima riserva è quella costituita dall'esaurire se stesso, attigendo le ultime energie dal glicogeno dei muscoli che mantengono il volo. Dopodichè, per il piccolo passeriforme di 10-15 grammi, è la fine: o mangiato dai predatori o perduto in mezzo ai campi. Ma a Ventotene non tutto è drammatico. Innanzitutto perchè l'isola in primavera è piena di fiori, di ferule fiorite che nutrono con il loro nettare i passeriformi più sfiancati e di giardini lussureggianti. E soprattutto, a Ventotene non si spara più nè si pratica l'uccellagione. Ventotene è l'isola che detiene l'invidiabile primato tra tutte quelle del progetto piccole isole, di avere più numero di specie che numero assoluto di uccelli inanellati. Il dott. Spina, grazie all'amministrazione comunale e al ministero vi ha dedicato un museo, che è bellissimo! Il nostro gruppo ha posato sulle scale del museo, nella struttura del vecchio "semaforo".
Ci siamo permessi di inanellare a nostra volta il principe degli anelli, regalando al dott. Spina l'anello 528. La nostra attività è presto riassunta: sveglia alle 05.00, birding mattutino fino alle 8.00, colazione, poi birding sempre a piedi fino alle 12.30, poi pranzo al sacco, poi birding fino alle 18,30, sosta per chi non ce la faceva più, e cena alle 20.00. Tutto a piedi, uno dei vantaggi dell'isola, che permetteva ai singoli gruppetti di rincontrarsi a discutere delle specie del giorno o di ritrovarsi mandandosi un sms.
Si sbinocola a più non posso con l'anello di EBN Italia fin quando non se ne può più, lasciando il mare (bellissimo) alle proprie spalle, per guardare invece il cielo o al meglio, l'orizzonte... Passando alle specie osservate, la check list ne comprende 91, tra cui: BALIA DAL COLLARE (1-2 maschi ogni giorno), nessuna femmina perchè siamo scarsi e non vogliamo sbilanciarci, MONACHELLE, hispanica e melanoleuca, (il 22/4, 2 hispanica, 2 melanoleuca, 23/4 6 indd. tra cui alcuni maschi 2a estate, 25/4 4 indd.). CODIROSSONE 1 ind il 23/4, 2 indd. il 24/4 presso la zona archeologica, CANAPINO MAGGIORE, CUCULO individuo femmina forma epatica, PISPOLE GOLAROSSA 2 tutti i giorni al campo sportivo, ALBANELLA PALLIDA 1 femm e 1 2cy a Santo Stefano il 24/4, NIBBIO BRUNO, PECCHIAIOLO, ALBANELLA MINORE, NITTICORA 5 imm + 2 ad il 23/4, SGARZA CIUFFETTO 3 il 23/4.
E poi QUAGLIE, tante, mai viste così tante, in arrivo dal mare all'alba inseguite dai gabbiani. Alcune scene di predazione con i gabbiani che si danno il cambio per sfinire la poveretta e divorarsela. Una, inseguita senza pietà, picchia su una vela di una barca in porto e vi trova temporaneo rifugio. RONDINE ROSSICCIA, tra 2 e 5 indd. dal 23/4 al 25/4, STERPAZZOLA, moltissime, come i LUI' VERDI, le STERPAZZOLINE e le BALIE NERE (tantissime).
Ringraziando i partecipanti e la gentile ospitalità della popolazione ecco la lista completa |